Costi fissi in bolletta luce: ecco dove sparisce il tuo denaro ogni mese

I costi fissi in bolletta luce sono spesso una voce di spesa poco chiara per molti utenti, eppure rappresentano una parte importante del totale che paghi ogni mese o bimestre, **anche quando i consumi sono pari a zero**.

Quante volte ti sei chiesto: *”Ma se non ho usato quasi nulla, perché la bolletta è comunque così alta?”*

La risposta è proprio lì: nei famigerati **costi fissi in bolletta luce**, che possono rappresentare una vera e propria tassa sull’avere semplicemente un contatore attivo.

Capire bene questa voce è fondamentale per **difendersi da spese inutili**, confrontare le offerte in modo consapevole e valutare se un contratto luce è davvero conveniente.

Cosa sono i costi fissi in bolletta luce?

I **costi fissi in bolletta luce** sono importi che paghi indipendentemente dai tuoi consumi reali di energia elettrica.

Sono legati alla sola presenza del contratto attivo e al tipo di contatore installato.

In sostanza: paghi anche se sei in vacanza e non accendi nemmeno una lampadina.

Le principali voci dei costi fissi

I costi fissi si suddividono in diverse componenti che, sommate tra loro, danno una cifra che può pesare anche per oltre il 40% sul totale della bolletta.

Vediamole:

  • Quota fissa di trasporto e gestione del contatore
  • Quota fissa degli oneri generali di sistema
  • Quota fissa di commercializzazione e vendita (variabile da fornitore a fornitore)

Perché esistono i costi fissi?

Potrebbe sembrare ingiusto dover pagare anche in assenza di consumo, ma l’infrastruttura elettrica ha costi di mantenimento.

Paghi per il solo fatto che il tuo contatore è lì, pronto all’uso.

E dietro a quel contatore ci sono reti, impianti, servizi amministrativi e investimenti di sistema che lo Stato e i gestori devono comunque garantire.

Quanto incidono i costi fissi in bolletta luce?

Il peso dei **costi fissi in bolletta luce** può essere molto rilevante, soprattutto per chi consuma poco o ha un’abitazione non abitata regolarmente (es. seconde case).

Facciamo un esempio pratico:

Un contatore da 3 kW in una casa utilizzata solo nei weekend può generare una bolletta anche di **30-50 euro a bimestre**, solo di costi fissi, a fronte di consumi quasi nulli.

E più alta è la potenza del contatore, più salgono i costi fissi.

Contatore da 6 kW? Costi doppi

Se hai un contatore da 6 kW, ad esempio, i costi fissi in bolletta luce raddoppiano rispetto a un normale 3 kW.

E se hai un contatore da 10 o più kW (es. per pompe di calore o impianti fotovoltaici), i costi lievitano ancora di più, come spiego nell’articolo sui costi fissi contatore 10 kW trifase.

Chi stabilisce i costi fissi?

I costi fissi regolati sono stabiliti dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Nel mercato tutelato, queste tariffe sono standardizzate.

Nel mercato libero, invece, i fornitori possono aggiungere **una propria quota fissa mensile**, a seconda del contratto.

Ecco perché conviene leggere sempre le condizioni economiche di ogni offerta, prestando attenzione a frasi come *“quota fissa di commercializzazione”*.

Offerte con costi fissi più bassi: esistono davvero?

Sì, esistono offerte più leggere sui costi fissi.

Ma vanno analizzate bene, perché a volte i fornitori compensano con un prezzo dell’energia più alto.

Per approfondire, puoi leggere anche: fornitore luce con costi fissi più bassi.

Come ridurre i costi fissi in bolletta luce

Anche se non si possono azzerare, ci sono strategie per **ridurre l’impatto dei costi fissi**:

  • Verifica se hai una potenza troppo alta: se non ti serve, puoi chiedere una riduzione (es. da 6 a 3 kW)
  • Confronta le offerte luce basandoti anche sulle voci fisse
  • Disattiva il contatore nelle case inutilizzate: è drastico, ma elimina i costi fissi
  • Valuta il passaggio al mercato libero (se conveniente)

E nelle seconde case?

Le seconde case sono il caso più emblematico.

Paghi costi fissi **per mesi in cui non ci metti piede**.

In questi casi ha senso considerare una **disattivazione temporanea del contratto**, oppure un cambio di fornitore con costi fissi ridotti.

Ne parlo anche qui: costi fissi bolletta luce seconda casa.

Cosa aspettarsi nei prossimi anni?

ARERA ha più volte modificato la struttura tariffaria nel corso degli anni.

E in futuro potrebbero arrivare novità, soprattutto per promuovere l’efficienza energetica e la flessibilità della rete.

Ma al momento, i **costi fissi in bolletta luce restano una realtà con cui fare i conti**.

Conclusioni

I costi fissi in bolletta luce sono una parte inevitabile e spesso sottovalutata della spesa energetica.

Paghi per avere l’energia a disposizione, non solo per usarla.

Capire queste voci ti permette di **fare scelte più consapevoli**, ottimizzare le spese e, quando serve, cambiare strategia.

Se vuoi altri approfondimenti sui **costi fissi luce e gas**, puoi leggere anche:

E se hai bisogno di chiarimenti, ti consiglio di rivolgerti a un **CAF** (come CAF CISL) o a un consulente per analizzare la tua situazione.

Non lasciare che la bolletta ti sorprenda: capisci i costi fissi e prendine il controllo.

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