Bonus luce e gas invalidi: quando il diritto non è garantito

Il bonus luce e gas invalidi è un’agevolazione pensata per alleggerire i costi delle utenze energetiche a carico delle persone con disabilità o invalidità riconosciuta.

Fin troppo spesso, infatti, le famiglie con disabilità si trovano a dover affrontare spese elevate, sia per l’assistenza che per l’utilizzo di dispositivi elettromedicali, ausili, climatizzatori e altri strumenti che consumano energia.

È proprio in questo contesto che il bonus luce e gas invalidi diventa un sostegno importante.

Non si tratta solo di uno sconto in bolletta, ma di una misura che riconosce il bisogno reale di garantire a queste persone un accesso continuo, sicuro e meno costoso all’energia elettrica e al gas.

Il beneficio è rivolto a una categoria ben precisa di utenti, e comprende anche altre sottocategorie spesso trascurate, come gli anziani non autosufficienti o le persone con Legge 104.

Conoscere i criteri, le modalità di richiesta e le soglie di accesso è fondamentale per non lasciarsi sfuggire un diritto sacrosanto.

Chi ha diritto al bonus luce e gas invalidi?

Per capire se si ha diritto al bonus luce e gas invalidi, bisogna prima chiarire a chi spetta effettivamente questo tipo di agevolazione.

Non tutte le disabilità o invalidità rientrano automaticamente nei criteri previsti dalla normativa.

La legge distingue tra diverse situazioni, ma in linea generale si può dire che il bonus luce e gas invalidi è destinato a:

  • Persone con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104;
  • Invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
  • Persone che utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita per motivi di salute.

Nel caso di invalidità secondo la Legge 104, è importante che nel verbale sia indicata l’assistenza continuativa o la non autosufficienza.

Questo dettaglio fa la differenza nella valutazione dell’idoneità al bonus.

Bonus luce e gas disabili: attenzione ai requisiti tecnici

Una categoria particolare che ha pieno diritto al bonus è quella dei disabili gravi, soprattutto se fanno uso di dispositivi medici che richiedono energia elettrica.

Parliamo ad esempio di concentratori d’ossigeno, ventilatori polmonari, aspiratori o altri ausili elettromedicali.

In questi casi, il bonus luce e gas disabili non dipende dal valore ISEE del nucleo familiare, ma dalla certificazione medica che attesta la necessità clinica dell’apparecchio.

La domanda va accompagnata da un’attestazione dell’ASL e da un certificato firmato dal medico.

Bonus luce e gas invalidi: cumulabile con altre agevolazioni

Una cosa importante da sapere è che il bonus luce e gas invalidi può essere cumulato con altre forme di agevolazione.

Questo vale ad esempio per il bonus sociale ordinario (quello legato all’ISEE), ma anche per il bonus gas e quello per gli anziani a basso reddito.

Questo significa che, in presenza di più condizioni favorevoli (invalidità e basso ISEE, ad esempio), si possono sommare i benefici e ottenere una riduzione complessiva significativa sulle bollette.

Bonus luce e gas anziani e invalidi: due facce della stessa medaglia

Spesso si tende a separare le categorie, ma in realtà anziani e invalidi condividono molte difficoltà, soprattutto sul piano energetico.

Il bonus luce e gas per anziani non è altro che il bonus ordinario legato all’ISEE, ma se l’anziano è anche invalido, entrano in gioco ulteriori tutele.

Molti pensionati, soprattutto over 70, hanno una pensione minima e fanno fatica a far fronte alle spese mensili.

Per questo il bonus luce e gas per pensionati è un’opportunità da non trascurare.

Chi ha un reddito basso e una situazione di disagio certificata può ottenere lo sconto direttamente in bolletta, senza bisogno di presentare domanda ogni anno: l’INPS invia automaticamente i dati a ARERA e al fornitore di energia.

Bonus luce e gas legge 104: come funziona

Il bonus luce e gas legge 104 rientra nella categoria dei bonus per disagio fisico, ed è destinato a chi ha una disabilità grave riconosciuta dalla legge.

Non si basa sull’ISEE, ma sulla necessità di utilizzo di apparecchiature elettriche salvavita, come già accennato.

È importante sapere che non serve essere intestatari del contratto di fornitura per richiedere il bonus luce e gas invalidi.

Se la persona disabile convive con un familiare e usufruisce dell’energia nella stessa abitazione, può comunque accedere al beneficio.

La richiesta deve essere presentata al Comune di residenza o tramite i CAF, allegando la documentazione necessaria: verbale della Legge 104, certificazione medica e codice POD (per l’energia elettrica) o PDR (per il gas).

Quanto si risparmia con il bonus luce e gas invalidi?

Il valore del bonus varia a seconda dei consumi e del tipo di fornitura.

Per l’energia elettrica, lo sconto può oscillare da circa 80 fino a oltre 200 euro all’anno, mentre per il gas dipende dalla zona climatica e dal numero di componenti del nucleo familiare.

Nel caso di bonus per disagio fisico, quindi per disabili che utilizzano apparecchi salvavita, il calcolo è diverso.

In quel caso, ARERA definisce lo sconto in base al consumo aggiuntivo derivante dagli apparecchi utilizzati.

Ad esempio, una persona che utilizza un ventilatore polmonare 24 ore su 24 può ricevere un’agevolazione più alta rispetto a chi ne fa uso solo qualche ora al giorno.

Come richiedere il bonus luce e gas invalidi

La procedura per accedere al bonus luce e gas invalidi può variare leggermente a seconda della tipologia (ISEE o disagio fisico), ma generalmente si può seguire questo iter:

  1. Preparare tutta la documentazione: certificazione di invalidità, documento d’identità, codice fiscale, codice POD o PDR, e certificato medico in caso di dispositivi salvavita.
  2. Recarsi presso un CAF o un patronato abilitato.
  3. Presentare la domanda al Comune di residenza.
  4. In caso di bonus legato all’ISEE, assicurarsi che la DSU sia aggiornata.
  5. Attendere la conferma dell’accoglimento e la conseguente applicazione dello sconto in bolletta.

In alcune regioni è possibile anche procedere online, attraverso i servizi digitali del Comune o dell’INPS.

Quando arriva il bonus e quanto dura

Il bonus luce e gas invalidi ha validità di 12 mesi, rinnovabile.

Se la situazione personale resta invariata (ad esempio, l’invalidità è permanente), è possibile ottenere il rinnovo automatico allegando nuovamente la documentazione medica aggiornata, se richiesta.

In genere, lo sconto viene applicato direttamente in bolletta entro 2-3 mesi dalla presentazione della domanda.

Conclusione: un supporto che fa la differenza

Il bonus luce e gas invalidi rappresenta un aiuto reale, tangibile e spesso indispensabile per chi si trova in una condizione di svantaggio.

Le persone disabili, gli anziani e gli invalidi civili devono affrontare quotidianamente ostacoli logistici, economici e sociali.

Ridurre i costi dell’energia non risolve tutti i problemi, ma può rappresentare un sollievo importante.

Per questo motivo, è fondamentale conoscere le proprie possibilità e i diritti riconosciuti dalla legge.

Chi ha diritto al bonus luce e gas deve sentirsi legittimato a richiederlo, senza esitazioni.

È un gesto di giustizia, non di carità.

Sapere che esiste un bonus luce e gas per invalidi, disabili e soggetti fragili significa poter pianificare meglio il futuro e affrontare la quotidianità con un peso in meno sulle spalle.

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